Tabiano Terme è una frazione del comune di Salsomaggiore Terme, dal quale dista 4 chilometri, posta sul preappennino parmense a 166 metri sul livello del mare.
Il paese è diviso in "Tabiano Castello" (la parte di Tabiano intorno al castello) e la sottostante "Tabiano Bagni" (quella sviluppatasi intorno alla Fonte Pergoli e allo stabilimento termale).
Le qualità terapeutiche delle acque di Tabiano, diversamente da quelle di Salsomaggiore, furono note dai tempi più antichi, e i primi a beneficiarne furono gli animali domestici che soffrivano di malattie cutanee.
Verso la fine del 1700 anche gli uomini iniziarono a giovarsi delle acque solfuree, pare per merito di un mendicante "con tutto il corpo ricoperto da luridi erpeti" che si immerse nell'acqua puzza (così veniva chiamata popolarmente) traendone grande giovamento.
Al principio dell'800, in epoca napoleonica, si iniziarono gli studi scientifici delle acque, che evidenziarono una rilevante presenza di gas idrogeno solforato, superiore a qualunque altra acqua solfurea del mondo.
Benché gli effetti provocati dall’azione dello zolfo siano ancora oggi oggetto di ricerche scientifiche, è fuori discussione che esso può essere utilizzato con successo in terapie relative a varie malattie.
Le acque sulfuree si rivelano particolarmente efficaci nel trattamento delle malattie dell’apparato respiratorio poiché l’idrogeno solforato, intervenendo sulle mucose, stimola la secrezione bronchiale e la circolazione locale, favorendo anche un importante azione di prevenzione nelle broncopneumopatie croniche.
Le cure termali di Tabiano, per questo vengono indicate espressamente per le bronchiti croniche, le bronchiti asmatiformi, l’enfisema polmonare, le sindromi rino-sinusitiche bronchiali, l’asma bronchiale allergica, l’asma infantile.
Universalmente riconosciuta è l’utilità dello zolfo nelle terapie delle malattie del tubo digerente per l’azione coleretica, solvente del catarro ed eutrofica che esso sviluppa.
Ottimi risultati hanno sempre dato le cure inalatorie delle terme di Tabiano per le malattie di orecchio, naso e gola e soprattutto nei casi cronici di riniti, faringiti, laringiti catarrali e nella cosiddetta sordità rinogena.
Il fango sulfureo inoltre possiede qualità tali da consigliarne l’uso non solo per combattere seborrea ed acne ma anche in cosmesi: applicazioni adeguate infatti consentono di eliminare dal viso impurità ed arrossamenti e aiutano a prevenire la formazione dei “punti neri”, mantenendo la pelle più sana e liscia.
L’elenco dei disturbi suscettibili di evidenti miglioramenti grazie all’azione dello zolfo è ancora lunghissimo e spazia in campi diversi.
Le acque sulfuree, tra l’altro, innescano un’azione antiallergica e intervengono sul riequilibrio del sistema neurovegetativo.
Situato all’interno delle Terme Respighi, il Centro Benessere T-Spatium offre diversi trattamenti benessere: massaggi, maschere al fango, trattamenti purificanti, idratanti, sauna, biosauna, bagno turco e doccia emozionale.